La credibilità dovrebbe essere una delle caratteristiche principali di qualsiasi persona che rivesta un ruolo vitale per la società. Lo si applica soprattutto alle persone impegnate nell’agire politico.
Ed è questo, e soprattutto questo, il motivo determinante per cui i politici con carica elettiva – se non altro i parlamentari ??? non dovevano chiedere i bonus. Non diciamo poi di appellarli "elemosina" (sapendo poi che vi sono persone nel Paese per le quali quell'elemosina è una pasqua).
Ma è anche il motivo per cui la faciloneria con cui i M5S hanno cambiato diverse posizioni di principio compresa quest’ultima del mandato. Non che in politica sia proibito e indegno cambiare parere. Mancherebbe altro.
Ma perché, proprio per una questione di credibilità, nel momento in cui cambi parere devi sottoporre il parere precedente, da cui recedi, a “falsificazione” ovvero ad un esame della sua verità intrinseca, e non cavartela con “erano altri tempi”.
Le opinioni hanno contenuti concettuali in sé, al di là delle circostanze in cui vengono espresse. Altrimenti tu mi legittimi a pensare che quanto vai affermando adesso come valore e principio, e a cui mi chiedi di aderire con convinzione, domani me lo cambi sotto il naso “perché sono cambiate le circostanze”. Come posso non pensare che le “circostanze” sono i tuoi personali interessi?