Ricordiamo la Commissione Colao? La piattaforma per il ministero Draghi.
La Commissione Colao produsse nel giugno scorso un lavoro corposo - "Iniziative per il rilancio Italia 2020 2022" - che poteva essere benissimo come base del Recovery Plan. Ne parlammo ampiamente, come una prospettiva lungimiranete di riprogrammazione politica dell'Italia. Ma già un'ora dopo essere stato reso noto, scomparve misteriosamente dai discorsi poitici del governo Conte.
La relazione era redatta in schede, oltre un centinaio, costruite con una metodologia che coniugava la complessità con la semplicità.
La strategia di rilancio riguardava sei macro-aree: imprese e lavoro; infrastrutture e ambiente; turismo e ambiente; pubblica amministrazione; istruzione, ricerca e competenze; individui e famiglie. Ora può essere integrato con il Ministero della transizione ecologica.
Ognuna di esse aveva una collocazione specifica nel rinnovamento di una società e andava considerata nella prospettiva di tre modernizzazioni: digitalizzazione e innovazione, rivoluzione verde, parità di genere e inclusione.
Ogni argomento relativo a ciascuna macro area era introdotto da un indice di una decina di punti, che poi divenivano i titoli delle singole schede e inserita in un continuo rimando a una mappa, per non perderei mai la visione d'insieme, che sarebbe un principio base del lavoro politico.
Allora adesso lo si può tirare fuori dal cassetto, finalmente, questo lavoro che non avrebbe dovuto essere sprecato e che se preso in considerazione a suo tempo, forse il Conte 2 non sarebbe poi andato così in crisi. Ma gli è mancato il profilo del counseling politico
Per una visione d'insieme della relazione finale della Commissione Colao